Motivazione allo studio: come ritrovare la motivazione perduta e mettersi a studiare seriamente

Ci sono periodi in cui la voglia di studiare latita e gli esami e altre prove incombono senza via di scampo.
Il “lavoro” dello studente è quello per l’appunto di studiare, ma è necessario essere motivati e prendere questo impegno seriamente.
Ecco come ritrovare la motivazione perduta e cominciare a studiare seriamente.

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Come ritrovare la motivazione

Tutti sono portati per alcune materie e meno per altre ed è naturale essere motivati nello studiare qualcosa che piace e meno per quelle più ostiche o che non si comprendono fino in fondo.
Parti dal presupposto che niente è impossibile da imparare e che anche Einstein fu bocciato in matematica.
Bisogna insomma partire con un la giusta dose di fiducia e credere nelle proprie capacità intellettuali, che non sono inferiori rispetto a quelle di nessun altro.
Convinciti che puoi fare bene e meglio rispetto al passato, anche se non ti piace la storia o la statistica ti sembra un mostro che può consumarti senza capirci nulla.
Non temere di chiedere un aiuto, se ti rendi conto di averne effettivamente bisogno.

Avere un metodo di studio

Non si studia senza un metodo ben preciso, sistematico e che faccia al caso tuo. Tieni presente che durante le ore di studio l’attenzione comincia a calare dopo circa 35-40 minuti in media. Per tale motivo devi programmare della pause che saranno scandite dagli obiettivi che avete (per esempio leggere in 20 minuti 30 pagine e poi ripeterle a voce alta).
Questo potrebbe essere un metodo di studio che ti permette di andare avanti a piccoli passi, senza sovraccaricare la mente e sfruttando al massimo la ricettività dopo una pausa che deve essere di 15 minuti. Fai in modo che non si accumulino le cose da studiare e ti sentirai più sereno.

Non studiare a memoria

Tanti studenti cadono nell’errore di risolvere la loro poca voglia di studiare imparando tutto a memoria o quasi. Niente di più sbagliato, considerando che costa tantissimo lavoro anche a livello mentale, stanca e i risultati sono terribilmente deludenti.
Che farai quanto perderai il filo o i professori ti faranno una domanda precisa? Bisogna imparare i concetti e saperli argomentare, cioè arricchirli di senso e anche aggiungere delle critiche costruttive, per far capire a chi ti ascolta che hai acquisito bene l’argomento e ne sei padrone.

I tempi di studio

Non tutti possono studiare 10 ore al giorno e tenere sempre questo ritmo con il massimo dei risultati. Il senso è che non devi chiedere troppo a te stesso o porti mete poco realistiche se non irraggiungibili.

Ambizione e poca voglia di studiare

Se hai voglia di vedere dei risultati riguardo alla tua carriera scolastica, quindi hai quella sana ambizione di progredire, non devi cedere alla forza contraria una volta che hai avviato il tuo “progetto di recupero” per lo studio.
Non rilassarti insomma, quando hai preso la strada giusta della motivazione a studiare, perché dovrai entrare nell’ottica di un impegno che dura fino alla fine dell’anno o della sessione di esami, se sei all’università.

Evita qualsiasi distrazione

La concentrazione nel recuperare la motivazione perduta a studiare è strettamente legata al grado di distrazione a cui sei esposto. Se scrivi al PC chiudi tutti i social, le chat e controlla la posta elettronica solo ogni 3 o 5 ore. Spegni il cellulare o abbassa la suoneria e non impegnarti in conversazioni su whatsapp o simili. Possono attendere.

Per favorire la concentrazione

Per favorire la concentrazione devi studiare in un luogo silenzioso, che sia ordinato e sedendoti comodamente davanti a una scrivania. Puoi anche cambiare posizione, se non resisti a stare seduto, basta che tu sia sereno e che prenda le tue ore di studio come qualcosa che ti sta arricchendo, anche se apparentemente ti sembra “inutile”.
Alcuni preferiscono studiare con la lampada di sera o la mattina presto, oppure con la luce che entra dalla finestra e illumina le pagine. Asseconda le tue attitudini per essere a tuo agio e, se preferisci, cambia ogni tanto la disposizione dei mobili per avere un diversivo e non stancarti dell’ambiente che hai intorno.

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