Metodo di studio universitario: quali errori non commettere e come approcciarsi allo studio con metodo

Per le matricole provenienti dalle scuole superiori, l’impatto con l’università può essere scioccante, soprattutto a causa del carico di studio decisamente maggiore.
Quello che molti studenti non sanno è che, per riuscire a raggiungere i traguardi accademici prefissati, è indispensabile avere un metodo di studio efficace che permetta di organizzare al meglio il proprio tempo e arrivare agli esami preparati e pieni di energie.
Vediamo quali sono le regole per studiare meglio e con meno sforzo.

L’errore più comune nel preparare un esame universitario

L’errore più comune che commettono gli studenti universitari in vista di un esame è quello di rileggere il materiale di studio fino allo sfinimento, nella speranza che, prima o poi, le nozioni si imprimano nel cervello.

In realtà, la lettura è solo una parte, seppur importante, dell’apprendimento. Imparare delle tecniche di lettura veloce, come quella di usare una penna come “puntatore” da muovere velocemente sotto il testo, può essere molto utile per guadagnare del tempo prezioso. Inoltre, da una ricerca comparsa sul “Journal of Experimental Psychology” è emerso che leggere ad alta voce alcuni passaggi chiave del testo aiuta a memorizzarlo meglio.

Lo studio vero e proprio avviene però quando si rielabora il materiale. Si può, ad esempio, fare una sintesi del testo, scrivendo su un foglio i punti chiave accompagnati da una descrizione molto sintetica di ciascun punto. Un metodo più avanzato è costituito dalle mappe concettuali, ovvero una rappresentazione grafica che permette di schematizzare argomenti molto vasti ed imprimerli nella memoria in modo indelebile.
Dopo aver rielaborato le informazioni, si passa alla fase della ripetizione.

Metodo di studio universitario: il giusto approccio

I punti essenziali di un efficace metodo di studio universitario sono:
– Seguire le lezioni. Nonostante sia difficile resistere a feste e notti brave, è importante non perdere di vista i traguardi universitari. Seguire le lezioni è fondamentale perché riduce il carico di lavoro a casa e consente al professore di farsi un’idea positiva su di noi.

– Prendere appunti in modo efficace. Un altro modo per ottimizzare il tempo e migliorare i risultati universitari consiste nel prendere gli appunti efficacemente. Una delle tecniche più diffuse è il “metodo Cornell” che consiste nel dividere il foglio in tre parti: un’area centrale, dove annotare quanto viene detto nel corso della lezione, una colonna laterale, dove sintetizzare a fine lezione i concetti più importanti, e un ulteriore spazio a piè di pagina dove riassumere, in un paio di frasi, l’oggetto degli appunti.

– Togliersi ogni dubbio. Non è necessario ricordarsi tutto quello che è stato detto in aula, ma è essenziale che, al termine del corso, ogni eventuale dubbio sia stato chiarito. Per fare ciò, bisogna sfruttare al meglio le lezioni e magari ricorrere a dei gruppi di studio che permettano di chiarire quello che non si è capito.

– Programmare e organizzare lo studio. Nel preparare gli esami, è opportuno dare la priorità alle materie che piacciono di meno, passando poi a quelle più semplici. Stabiliamo in anticipo le ore da dedicare quotidianamente ad ogni esame, ricordando che sono meglio poche ore, ma senza distrazioni.

– Disporre il materiale d’esame. Capire su quale materiale studiare in vista di un esame universitario non è sempre facile. Per questo, può rivelarsi molto utile parlare con qualcuno che quell’esame l’abbia già superato con ottimi voti. Conviene memorizzare anche gli argomenti non menzionati durante le lezioni, perché potrebbero essere dati per scontati dal docente.
E se non riuscissimo a superare l’esame, non scoraggiamoci: qualche fallimento è concesso nella strada verso il successo.