Come attrarre soldi, ricchezza e abbondanza nella tua vita
Chiariamo subito una cosa: la legge di attrazione in senso stretto NON mi piace. Perché non sopporto le soluzioni semplicistiche: “Fai del bene e la vita ti ricompenserà” “Sii te stesso e l’amore arriverà” “Se ti impegni a fondo raggiungi qualsiasi risultato” “Tutto quello che ti accade lo hai voluto tu”. Non diciamo baggianate per favore.
Un conto è la filosofia di base secondo la quale possiamo essere grossomodo i responsabili del nostro destino e futuro lavorativo e professionale, altro conto è affermare in maniera totalitaria che QUALSIASI cosa accade è perché l’abbiamo in qualche modo attirata. Così come tutti i 300 passeggeri e passa di un Boeing 747 che si schianta al suolo? Neonati o anziani che fossero? Tutte le migliaia di vittime di un terremoto? Mi fermo qui.
Una visione più onesta del tutto è che ci sono sì ottimi principi di motivazione personale ma è altrettanto vero che è necessario, se vogliamo essere intellettualmente onesti, mettere un limite in situazioni limite come queste. E’ più fico dire che attiriamo tutto quello che ci accade nella nostra vita, ma diventa ridicola e anche offensiva come ogni cosa portata all’estremo che contraddice chiaramente il buon senso.
Mi sono sempre sforzato nella mia vita, e sempre lo farò, di trovare paradigmi motivazionali e metodi che funzionino in massima parte in fatto di obiettivi, evitando commenti semplicistici su incidenti, catastrofi e tutto il resto che fanno parte del sistema.
Il compito dell’uomo a mio avviso è quello di minimizzare, con il pensiero e la derivante tecnologia, la componente caso dall’equazione (che include i difetti di cui sopra).
Prendiamo un desiderio x da cui nasce al tempo t un obiettivo X ben preciso. X è uguale a “VOGLIO POSSEDERE UNA FERRARI DI COLORE ROSSO” senza specificare entro quando.
Nella mia vita precedente alla nascita di x (ovvero nel periodo di tempo precedente a t) il desiderio x è inesistente. Le probabilità di raggiungere X prima di t esistono eccome e sono dipendenti dal CASO (che in questo caso è un amico anacronistico dell’obiettivo X, nel senso che agisce a priori). Sono probabilità bassissime, seppur esistenti. Nella realtà pratica esiste sempre una certa probabilità che riceva in eredità da uno zio lontano parente una FERRARI DI COLORE ROSSO, o che qualcuno me la regali, o che la vinca a un concorso passivamente ecc. Naturalmente sono probabilità infinitesimali, ma comunque importanti per l’analisi della “formula” e adesso vediamo perché.
Supponiamo di avere a disposizione un tempo infinito prima dell’istante t. Se il tempo è infinito la probabilità di X prima ancora della formulazione del desiderio è CERTA. Nel senso nello spazio degli eventi associati ad un tempo infinito anche probabilità bassissime raggiungono la CERTEZZA, proprio per la definizione di infinito.
Naturalmente nella realtà pratica non abbiamo a disposizione un tempo infinito. Però abbiamo un’altra variabile su cui possiamo giocare: x, il desiderio, da cui discende X, l’obiettivo. Tanto più l’intensità di desiderio x è grande, tanto più la probabilità di raggiungere X è vicina a infinito (alla certezza dell’ottenimento).
Quindi possiamo ragionevolmente affermare che la probabilità di raggiungere un obiettivo X deriva da due fattori fondamentali (che poi magari si scindono in mille altri, ma non è questa la sede di analisi): l’intensità del desiderio x (che chiameremo Ix) e il tempo; c’è una proporzionalità diretta tra X e intensità di x e tra X e tempo assoluto (che chiamiamo T)
Possiamo scrivere questa formula: P(X)=Ix + T, ossia:
La probabilità di raggiungere X è certa se è infinito almeno uno tra questi due fattori (tempo T e intensità di pensiero Ix)
La rapidità massima con cui P(X) raggiunge infinito è quando sono infinite entrambe le variabili Ix e T (anche se forse matematicamente la mia prof di analisi si incacchierebbe perché se non erro due infiniti che si sommano non danno rapidità maggiore di un singolo infinito, ma me ne frego altamente 🙂 )
Andiamo SUL PRATICO…
Quanto più desidero di ottenere una FERRARI ROSSA e quanto più PASSA TEMPO tanto più la probabilità di ottenimento si avvicina a infinito (al 100%) insomma. Naturalmente in questa formula si trascurano moltissime componenti che vanno a boicottare il tutto (esempio se schiatto la probabilità va a farsi fottere).
Il tempo posso controllarlo entro certi limiti. Nel senso ragionevolmente entro 100 anni schiatterò. E inoltre, NEL PRATICO, se desidero una FERRARI ROSSA me la voglio godere quando ho ancora tutti i denti.
Quindi sulla variabile tempo non posso farci nulla. Quel che posso fare è giocare sulla variabile Ix.
Ossia quanto più desidero una cosa tanto più massimizzo la mia probabilità di ottenerla. Già detta così si vede l’approssimazione di questa formula. Ossia se desidero e non mi attivo, ciao ciao Ferrari.
A questo punto ci viene incontro WIKIPEDIA e la sua “definizione” di pensiero:
“Il comportamento o l’azione sono succedanei al pensiero in quanto “les jeux sont faits” già al livello del pensiero. Il comportamento non è altro che l’estrinsecazione di una visione del mondo al livello del pensiero. Da questo punto di vista la vera azione si opera già al livello del pensiero ed il comportamento è solo un fenomeno secondario o derivato.”
Quindi diciamo che è una buona approssimazione vista così. Ossia se la mia intensità di desiderio è grandissima, LE MIE AZIONI EFFICACI SARANNO ESPONENZIALI, rispetto a basse intensità. Le azioni derivano dal pensiero, o meglio ancora dall’UMORE (che a sua volta discende dal pensiero e da altre cose pratiche). Umore alle stelle produce il massimo numero di azioni efficaci. Umore a terra porta all’immobilità totale.
Prima ancora di parlare di piano di azione e obiettivi, per quanto la mia mentalità fortemente PRATICA nella vita reale cozza con quanto sto per affermare, bisogna lavorare, e tanto, tantissimo, a livello di MENTALITA’. Allenare la mente prima a capire questi meccanismi e immediatamente dopo ad applicarli.
Quando hai un desiderio, così come quando non lo hai, quel che devi innanzitutto fare è capire che l’umore, ossia IL COME TI SENTI, è la variabile probabilmente più importante di tutte. Il grande coach già del Barcellona, ora del Bayern di Monaco, Pep Guardiola ha questa bellissima quanto vera filosofia motivazionale: se un giocatore è FELICE, quello stesso giocatore RENDE. La felicità condiziona pesantemente rendimento e impegno. Quindi se già la felicità è uno scopo a se stante nella vita, alla fine è quello che tutti vogliamo, diventa FONDAMENTALE proprio in fatto di obiettivi. Si Vince Due Volte.
Nella vita la cosa più importante per definizione è ESSERE FELICI.
Ed è per questo che il mio personaggio preferito in Matrix è probabilmente quello che tutti odiano di più: SEIFER
Se desideri attirare abbondanza, ricchezza e in generale realizzare i tuoi obiettivi nella vita, la prima cosa che devi fare è ESSERE FELICE. Sì… lo so… non è una risposta che ti piace. Però ti dico questo. Ti dico che in questo momento non scambierei la mia vita per niente al mondo ed è quello che desidero faccia e senta anche tu.
La ricchezza e l’abbondanza, saranno una DIRETTA CONSEGUENZA di COME TI SENTI ogni momento della tua vita. Una concatenazione di pensieri positivi e di sensazioni fortemente positive portano ad attrarre ciò su cui ti concentri. Questa è la parte migliore della legge di attrazione, perché francamente è vero.
Quindi, se il fatto che a me piaccia il personaggio di Seifer, ti fa sospettare che io sia un bastian contrario a prescindere, ti rispondo subito che, essendo mio interesse trovare paradigmi motivazionali e pratici sempre più efficaci per la realizzazione di un qualsiasi obiettivo una persona voglia raggiungere, il tutto mi deve portare per definizione, ammesso che io sia onesto intellettualmente, ad analizzare qualsiasi cosa, banale o complicata che sia, con la massima lucidità e oggettività.
Quindi sì, una grossa parte della legge di attrazione non è affatto da buttare (senza però scadere nel semplicismo e faciloneria). I pensieri e la tua abitudine a pensare in un certo modo, devono principalmente aiutarti a sentirti bene. Non devi condizionare la tua felicità al raggiungimento di obiettivi, al massimo di obiettivi istantanei.
Altrimenti si fa l’errore più grande di tutti: si pospone la felicità e la si condiziona sempre al raggiungimento di qualcosa.
Le si appioppa in definitiva una definizione che fa sì che sfuggirà sempre, ironicamente, proprio per la definizione che tu stesso le hai appioppato.
Se desideri qualcosa è FONDAMENTALE tu muova il culo. FONDAMENTALE. Il desiderio da solo non ti porta da nessuna parte. Ma è altrettanto importante che tu acquisisca la mentalità dell’essere FELICE e massimizzare il tuo UMORE secondo per secondo (il come fare è nel link precedente, qui è importante prima capire il cosa)
Se hai pensieri di abbondanza e ti abitui a distaccarti emotivamente da bollette che si ricevono, pagamenti antipatici, tasse, perdite e tutto il negativo e ciò che ti porta uno stato d’animo negativo, sei già sulla buona strada dell’abbondanza. Comincia ad abituarti a porre il tuo FOCUS verso agglomerati di atomi di abbondanza. Se la tua casa fa schifo e non hai la possibilità di grossi cambiamenti istantanei, appendi un quadro bellissimo e concentrati su quello. Se non hai la possibilità di acquistarti una macchina, considerati ricco per il fatto di poter passeggiare libero e in modo salutare per la città e di avere occhi per vedere le meraviglie della natura, il cielo stellato, le foglie colorate dell’autunno e tutto il resto.
No, non dico che ti devi accontentare di poco. La mia stessa filosofia di vita è quella di accelerare al massimo, premere sull’acceleratore a tavoletta.
Dico solo che sbagli se non sei felice all’istante, a meno di situazioni umanamente disastrose; grossomodo i problemi sono comuni a tutti, esistono, come affermava il dott. Wyer, persone che sono felici nonostante i problemi e persone che se ne lasciano, comprensibilmente, sopraffare.
Avere una mentalità di FOCUS aiuta a reggere bene per affrontarli e superarli alla grande, considerandoli come SFIDE. Diciamo che è la nostra stessa corteccia che viene messa a dura prova per allenarci a superare gli ostacoli che si frappongono tra noi e i sogni. Conviene pensarla così. E quando lo credi, diventa la tua realtà.
Potrai dire. Ok tutto questo pistolotto, ma qui voglio sapere come fare soldi e attrarre ricchezza, cavolo!
Compreso il fatto che il sentimento di umore e felicità sono acceleratori imprescindibili dell’abbondanza, i miei consigli in tal senso sono i seguenti.
Innanzitutto devi imparare a non seguire direttamente i soldi, ma i BISOGNI e le NECESSITA’ delle persone. E’ dietro quelli che si nasconde il benessere, il “business”. Il mondo dei tuoi sogni non se ne frega, per definizione, nulla. Le altre persone sono, giustamente, concentrate su se stesse, sui loro problemi. Questo è un qualcosa che puoi usare a tuo vantaggio perchè inseguendo BISOGNI e NECESSITA’ delle persone, assicurerai loro un servizio e loro ti ricompenseranno per lo stesso. E’ una situazione win-win, in cui vincono tutte le parti in causa.
Quindi da un lato ti dico FAI QUELLO CHE AMI e assicurati che sia davvero ciò che vuoi e non un sogno piuttosto dettato da cultura e condizionamento; dall’altro ti dico: assicurati che questo risponda il più possibile a bisogni e necessità delle persone. Perchè è lì che è il “business”.
Non guardare i soldi all’inizio. Guarda il servizio che offri. Concentrati sul DARE VALORE alle persone.
Se attualmente stai facendo qualcosa che non ti interessa pienamente ci sono mille modi per migliorare comunque il tuo servizio per poi pian pianino virare verso qualcosa che incontri meglio le tue aspettative. Se sei un’infermiera addetta ai prelievi del sangue, fai questo gioco: allenati a dare un servizio impeccabile nel tuo piccolo, sorridendo e prendendoti cura dei tuoi pazienti, dispensando sorrisi, gentilezza. Chiedi se il servizio è stato buono, in cosa potresti migliorare ecc. Nel tuo piccolo. Si parte da lì.
Se sei nel punto di non sapere cosa fare nella vita, sia che tu abbia 15 anni, sia che tu ne abbia 70, parti pure da qui: come sapere cosa fare nella propria vita. Una volta scelto il tuo campo, assicurandoti, ripeto, il più possibile che risponda a bisogni e necessità sociali, pensa a formarti e a diventare bravo in quello che fai. FOCALIZZATI il più possibile. Non devi occuparti di tutto, diventa bravissimo nella cosa che ti piace di più. Frequenta colleghi, stringi alleanze, vai alle fiere di settore, scrivi articoli, crea un tuo sito personale, scrivi un libro, formati continuamente e dai valore alle persone senza pensare al ritorno. Per la “legge dell’attrazione” o, per meglio dire, per il principio di reciprocità di Cialdini, tutto ti ritornerà indietro moltiplicato e in sovrabbondanza.
Concentrati sulla STRATEGIA. Trova una persona di successo che rispecchia i tuoi ideali e MODELLALA.
Non devi reinventare la ruota. Tu vuoi qualcosa che funzioni. Ti serve una strategia. No, non devi partire da zero. Analizza una serie di persone che operano nel settore in cui vuoi operare, e con internet oggi siamo molto più avvantaggiati, studia le loro biografie, i loro business direttamente dai loro siti internet quando possibile.
Assicurati che i loro valori e filosofia siano allineati ai tuoi, non coincidenti, ma che siete sulla stessa lunghezza d’onda, moralmente e come mentalità in generale. O che comunque la persona a cui vuoi ispirarti abbia caratteristiche che ti piacerebbe possedere. Semplicemente MODELLALA. Studia i suoi prodotti, le sue strategie.
Se possibile fai coaching con lui, fa sì che diventi il tuo mentore. O trovane uno che abbia le caratteristiche suddette e che sia sulla tua stessa lunghezza d’onda. Che ti aiuti benevolmente e concretamente.
GODITI IL PROCESSO DI RAGGIUNGIMENTO. La felicità non è alla fine della strada ma è la strada stessa.
Questo articolo è stato steso in riferimento alla legge di attrazione, ma ti consiglio caldamente la lettura del seguente articolo più "neutro" su come fare soldi e come diventare ricchi con buon senso e lungimiranza.
In bocca al lupo 😉
Bellissimo articolo. C’è da dire che con la formula P(X)=Ix + T qualora lx diventi infinito vuol dire che anche T a sua volta sarà infinito. Quindi si può dedurre che anche il tempo T quando si realizzerà X sarà infinito.
Ciao Salvatore, grazie :). In ogni caso la formula così come l’ho scritta dovrebbe essere sbagliata (la migliorerò via via, anzi la miglioreremo)
P(X)=Ix + T, in realtà, come mi faceva notare qualcuno, la probabilità va da 0 a 1 quindi dovrei scrivere probabilmente P(X)=F(Ix) + F(T), cioè varia in funzione dell’Intensità di desiderio e tempo, insomma in un modo che la probabilità è 1 se è infinito o il tempo, o l’intensità di desiderio, diciamo così. Quindi ho lasciato infinito perché non sapevo come scriverlo, non sono mai stato bravo in analisi ;). In ogni caso conta la sostanza dell’articolo, la formula è più marketing che altro, anche perché contiene un sacco di approssimazioni (se schiatto la probabilità mi va a zero più rapidamente), quindi giocando con gli infiniti dovrei scrivere un fattore 1/e^x (uno fratto e elevato alla x) in modo che se schiatto (o se succede altro che mi manda a monte il tutto) l’infinito esponenziale mi manda automaticamente a zero la probabilità.
Che dirti…più ti leggo e più mi sei simpatico 🙂
Il tuo articolo offre diversi spunti interessanti di riflessione.
Anche io, come te, non sopporto il concetto di “colpa”. Veniamo sempre colpevolizzati per tutto ciò che non va bene e che, a detta di molti, dipenderebbe da noi e dalla nostra incapacità di prevedere gli eventi.
A me non sta affatto bene, posso impegnarmi al massimo in ciò che faccio ma ci sono eventi, situazioni, circostanze che sfuggono alla mia capacità di controllo e che posso solo accettare. Da qui deriva la mia capacità di reagire e di pormi di fronte agli eventi imprevedibili con coraggio e intelligenza, ma devo anche mettere in conto una perdita che può essere rilevante, in termini di soldi, tempo perso, salute e tutto ciò che ne deriva.
Molto interessante il rapporto che fai tra tempo t e probabilità di realizzare un obiettivo X. Se, all’inizio, la probabilità di realizzare un progetto è pari a zero, più la variabile tempo si dilata e più aumentano le mie probabilità di portare a termine il mio compito. Con un tempo infinito le probabilità arriveranno a 100, pari alla certezza dell’evento. Cristallino come ragionamento 🙂
Non avendo però un tempo infinito a disposizione, devo allora concentrarmi su ciò che posso manipolare, ossia ciò che posso in qualche modo controllare o potenziare. Tu poni l’accento sul desiderio, la motivazione che porta a intensificare i tuoi sforzi per avvicinarti quanto più velocemente all’obiettivo. E anche qui siamo perfettamente d’accordo.
Io aggiungerei anche le competenze da acquisire per padroneggiare il problema. Non posso costruire un vettore nucleare se non capisco niente di fisica. Non posso scalare una montagna se soffro di vertigini.
Ecco allora che studiare il problema, sezionarlo e organizzare le diverse parti che lo caratterizzano permette di avere una visione di insieme di ciò che devo conoscere PRIMA di affrontare il mio progetto e cercare nuove soluzioni.
Se invece si inverte il paradigma e si comincia subito a cercare la soluzione, si perderà solo tempo e pazienza e alla fine si rinuncerà prima del tempo.
Va bene l’obiettivo ambizioso che voglio perseguire, va bene il desiderio che è il mio motore interiore, va bene una certa serenità interiore che mi porta a concentrarmi e a prestare attenzione a ciò che faccio ma, se non conosco esattamente ciò che devo fare e come risolvere le varie incognite che troverò dinanzi a me, allora l’insuccesso è garantito. Meglio quindi essere preparati a dovere prima di agire.
Tu parli di FELICITA’ e giustamente affermi che non può dipendere da qualcosa o da qualcuno, altrimenti saremmo sempre infelici se non otteniamo ciò che vogliamo o se non abbiamo successo o se non incontriamo la persona giusta, ecc.
Se per felicità intendiamo appagamento, pace interiore, soddisfazione di sé, possiamo anche trovarci nelle giuste condizioni mentali per definirci “felici” e cominciare il nostro progetto nel migliore dei modi.
Ma quanti ci riescono? Quanti possono aspirare a questo stato di pace interiore?
Per esperienza personale, ammetto che mi è difficile pensare di trovarmi in uno stato interiore ottimale prima di cominciare qualunque azione. Voglio dire che quasi mai accade di trovarsi in “pace con se stessi”, perché siamo continuamente bombardati da mille stimoli esterni, condizionamenti, richieste, impegni da portare a termine, orari da rispettare, scadenze impellenti e mille altri limiti del genere.
Che fare allora? Rinunciare solo perché non stiamo bene con noi stessi e siamo insoddisfatti della nostra vita?
Secondo me, è il DESIDERIO il vero FOCUS su cui concentrarmi. Poi posso migliorare il mio habitat naturale (es, con l’esercizio fisico, la musica, la natura, le amicizie, gli amori, ecc), ma di base ci deve essere quella forte motivazione a seguire il mio sogno, che mi porterà giorno per giorno a intensificare il mio stesso desiderio. Più mi avvicino a una soluzione e più mi sento bene. Più acquisto consapevolezza della mia forza e più mi sento bene. Più vado avanti e supero i problemi e più mi sento bene. In questo modo, la gratificazione diventa esponenziale e il mio focus assorbirà tutta la mia energia senza fatica.
Che poi si raggiunga il successo, questo è un altro discorso. Ma mi piace pensare che la mia vita non sarà stata vana anche se dovessi morire senza ottenere nulla, perché avrò fatto tutto ciò che potevo per andare avanti.
Come quei cercatori d’oro delle miniere del Klondike di fine ‘800, che mollavano tutto – famiglia compresa – per seguire un sogno di ricchezza. E partivano senza nemmeno sapere dove andare e senza aver mai fatto i minatori. Solo quel sogno li guidava…e scavavano fino a spellarsi le mani, finendo spesso sotto le macerie di qualche crollo. Tutti questi sognatori sono stati dei falliti secondo te?
Per me hanno compiuto un destino, non si sono arresi, andavano avanti giorno per giorno inseguendo una chimera. Ma hanno vinto lo stesso la sfida…quella contro se stessi e le proprie paure…
In ultima analisi, come si attrae la ricchezza?
Con un sogno di base, un forte desiderio di realizzare, un lavoro organizzato e certosino su ciò che devo fare, l’analisi dei risultati ottenuti e la comprensione di come possono aiutarmi ad andare avanti.
Ma ti chiedo io una cosa: perché io ho un sogno di un certo tipo e non un altro?
Perché sogno di scoprire la cura contro una malattia e non quello di avere una Ferrari?
Perché sento dentro di me l’impulso a costruire un palazzo, un ponte, una strada e non invece di fare il missionario in Africa?
E’ tutto lì il discorso, il nostro istinto ci guida verso una direzione se solo imparassimo ad ascoltarlo.
Ma non siamo educati a farlo, ci spingono a vedere cose diverse e non a seguire la nostra vera natura.
Se invece si imparasse ad ascoltare la nostra “voce interiore”, allora seguiremmo la nostra vera vocazione e tutti i nostri bei discorsi sul desiderio, la motivazione, l’umore, la felicità sarebbero del tutto inutili e superflui.
Perché seguirei la mia strada e non quella imposta da altri…che ci siano i soldi non ha importanza, io seguirei la mia vera vocazione…la mia vera felicità…
🙂
Ciao Alfonso, ormai i tuoi sono articoli veri e propri, non commenti :). L’ho lasciato come ultima risposta giornaliera, volevo godermelo e meritava soprattutto una risposta completa, anche se hai toccato un’infinità di punti interessanti, abbiamo una mente molto molto simile per certi versi :).
Dici benissimo quando parli di competenze, è quello che Napoleon Hill nel suo capolavoro Pensa e Arricchisci Te Stesso chiamava conoscenza specifica (citando biblioteche, libri, specialisti se non erro, oggi abbiamo una marcia in più per la conoscenza specifica).
Per quanto riguarda il discorso Felicità. Sì, è il desiderio la molla, non a caso lo stesso Napoleon Hill poneva il desiderio sessuale al centro delle forze motivazionali (questo a sottolineare quanto il desiderio in sè, in questo caso di natura sessuale, possa far da spinta:
“Il desiderio sessuale è il più potente tra i desideri umani. Quando sono guidati da questo desiderio gli uomini sviluppano immaginazione, coraggio, forza di volontà, tenacia e creatività che erano loro prima sconosciute. Amore, romanticismo e sesso sono tre emozioni capaci di donare all’uomo dei superpoteri e, quando combinate, possono innalzarlo a genio”.
Quando parlo di felicità, capisco il dubbio che giustamente può venire. “Se ho la capacità di essere già felice, che me ne frego dei desideri da realizzare? Avrei già risolto a priori, giusto Michele?” si potrebbe obiettare
Direi di sì, odiavo quando leggevo “immagina come se avessi già raggiunto bla bla”. Diciamo che io parlo di UMORE ALTISSIMO, se stai bene, stai bene, non è paragonabile alla pienezza della felicità, ma se ridi a crepapelle tutto il giorno è cosa buona e giusta. E può servire da FIONDA EMOTIVA per realizzare PICCOLI OBIETTIVI. Alla fine dei quali, ci è concessa anche felicità, scampoli magari, oltre che buon umore, che serviranno da ulteriore fionda emotiva, insieme al bagaglio di obiettivi, esperienza, punti fermi, per raggiungere il gradino superiore.
“Come quei cercatori d’oro delle miniere del Klondike di fine ‘800, che mollavano tutto – famiglia compresa – per seguire un sogno di ricchezza. E partivano senza nemmeno sapere dove andare e senza aver mai fatto i minatori. Solo quel sogno li guidava…e scavavano fino a spellarsi le mani, finendo spesso sotto le macerie di qualche crollo. Tutti questi sognatori sono stati dei falliti secondo te?”
No, perchè, e si evincerà molto meglio da miei scritti e lavori postumi, che il fallito o fallimento è un concetto CHE ODIO LETTERALMENTE (come te del resto, mi pare di aver capito Alfonso, sei maturo e non giudicante 🙂 )
D’altra parte affermo pure qualcosa che può ricollegarsi al tuo discorso successivo di come nasce un desiderio. Puoi vederla come un senso di missione innato, qualcosa che fa capo alla parola destino, o puoi vederla come il caso che ti presenta immagini durante la tua vita, alcune di queste si “fissano” nel cervello e quanto più alimento lo stesso di segnali di vario tipo, tanto più costruisco la fase embrionale del mio/miei desideri, passioni e futuri obiettivi. Io propendo per la seconda ipotesi, nonostante il CASO sia il mio peggior nemico, e non per questo posso ignorarlo quando ritengo giochi, nel bene e nel male e in questo caso “nel bene”, la sua parte.
Quindi non giudico dei falliti i cercatori d’oro del Klondike, d’altra parte potrei non concepire la loro ossessione se, in nome della stessa, vengono subordinati altri valori fondamentali e in valore assoluto ben più importanti, in nome di una follia/ossessione creata da segnali embrionali casuali e cementificata da libero arbitrio e condizionamenti esterni. Ma è un discorso COMPLICATISSIMO, e ripeto in alcuni scritti postumi ho approfondito il tutto.
Quindi posso essere d’accordo con te quando mi parli di missione e voce interiore, al di là del fatto che sia una scelta innata o provocata dal caso, perchè scomodando questi termini (missione e voce interiore) diamo già per scontato il fatto di essere totalmente SICURI di quale sia la mia missione epurata da condizionamenti culturali per lo più malsani.
In ogni caso ho dato una visione più ampia in questi due articoli, di ciò che ho cercato di esprimere nella seconda parte di questo commento:
https://www.michelemocciola.it/obiettivi/non-sapete-cosa-fare-nella-vita-qui-ce-la-soluzione-definitiva/
https://www.michelemocciola.it/obiettivi/come-scegliere-il-lavoro-dei-propri-sogni/
che espandono il tuo bellissimo finale: “Ma non siamo educati a farlo, ci spingono a vedere cose diverse e non a seguire la nostra vera natura.
Se invece si imparasse ad ascoltare la nostra “voce interiore”, allora seguiremmo la nostra vera vocazione e tutti i nostri bei discorsi sul desiderio, la motivazione, l’umore, la felicità sarebbero del tutto inutili e superflui.
Perché seguirei la mia strada e non quella imposta da altri…che ci siano i soldi non ha importanza, io seguirei la mia vera vocazione…la mia vera felicità…”
di cui mi sento di “non concordare” solo sul discorso felicità/umore/motivazione. Nel senso non è detto che una volta che trovo la mia missione, automaticamente agisco a macchinetta solo in virtù della stessa, per quanto nobile sia. Il “successo” e a maggior ragione il “successo personale” è una strada purtroppo anche molto noiosa: se recitare è la mia missione, ci saranno giorni di pioggia, noiosi giorni di apprendimento mnemonico, infortuni, ripetizioni, compromessi, ruoli odiati e chissà cos’altro, per quanto ami lo scrosciare finale degli applausi e la recita per intero, necessito comunque di fionde emotive lungo il mio percorso, che non è sola beatitudine, ma anche fatica e noia a volte. Ma magari dicevi la stessa cosa anche tu o magari no, in ogni caso non sono certo il depositario della verità, sbaglio spesso e volentieri e i tuoi commenti sono DA INCORNICIARE :). E ti ringrazio, perchè è un ONORE ospitarti sul mio blog.
desidero condividere questo: io sono una che desideri ne ha realizzati, però credo che ci sia già una mappa dentro … desidero andare in un posto, là mi aspetta qualcosa. Oppure adoro la magia di veder saltar fuori dal cappello qualcosa che desideravo davvero ………. ma non credo sia accanendosi, quello è il duro lavoro della messa in opera …. ma non è così, il sangue scorre da solo, il cuore batte da solo …. non è possibile che il nostro originale dentro non sappia fare da solo, non ci credo. Esempio, io amo recitare le mie poesie, sono stata speaker per 14 anni in una Radio …. tra l’altro andavo a prenotare una gita e mi sono fermata …. il lavoro che mi piaceva, ma non lo sapevo …………. ora ho preso un microfono in mano e mi sono immaginata recitare dopo anni, l’ho visualizzato ed ho trovato l’occasione per farlo ……….poi questa estate mi hanno invitata una domenica in 3 posti, ne ho rifiutati 2 e sono andata al terzo, lì ho incontrato qualcuno che poi mi ha chiamata per fare la presentatrice ufficiale di alcune serate in un posto bellisssimo con gente splendida, la felicità …. come mai prima, e poi guardavo nel parco coppie e le invidiavo finchè non è capitato anche a me, magari non come avrei voluto ….. ma che importa se dei momenti ti fanno sentire felice! E’ vero che la felicitò è dentro, ma noi siamo in un mondo apparente dei sensi, ed è lì che facciamo esperienza e vogliamo trovarla li, è uno specchio!!! Allora dico questo: SOLO L’INTUITO, ci guida, i desideri si guardano e poi qualcosa ci guiderà. Ho problemi da risolvere …….. mamma mia, ma non li risolverò solo con quelle 3 solite idee razionali ….. qualcosa arriverà …………. nei momenti più bui cresce il nuovo seme, ho pensato per anni che non ce la facevo …… invece sono rinata! Altro che pensiero positivo, la mente pensa male, ma la tua anima sa dove ti porterà …. Quindi sappiamo come funzioniamo? siamo uno standard? ognuno ha una guida? Una persona sentiva che prima o poi avrebbe vinto una lotteria, era sicura e così è avvenuto …………… forse è importante visualizzare, forse lasciarsi guidare, accettare tutti i sentimenti senza giudizio … che vanno bene, io sento che la vita nasconde magia, ma so cos’è la disperazione …… nulla dura, tutto è mutevole, siamo noi che ancora non ci fidiamo, io per prima ….e poi resto a bocca aperta a volte per dei segni ……………. quindi creo quel che la vita ha voluto darmi, a me ha messo talenti creativi ovunque …. magari mi intestardisco per un tipo di successo …. ma se volesse altro per me la mia anima? Quindi ringrazio la vita, mi dispero, sono felice, sono triste e sto bene, e chiederò alla notte, al saggio di guidarmi ……. volere insistentemente è andare in tilt, l’ho visto e tutto accade quando non te l’aspetti, certo agisci, ma l’azione deve essere spontanea allora ci sei, perchè nel presente ci sei. Perchè lascierò il posto per quello che sento essere gioia, è già dentro, voglio vederla fuori, perchè sono umana Grazie
Il tuo commento è SPLENDIDO, scritto con il cuore Gloria, e per mia filosofia NON sono d’accordo su queste due frasi:
“Allora dico questo: SOLO L’INTUITO, ci guida, i desideri si guardano e poi qualcosa ci guiderà.”
” Una persona sentiva che prima o poi avrebbe vinto una lotteria, era sicura e così è avvenuto ”
perché sono molto, molto distanti dal mio modo di pensare e affrontare la vita, però sicuramente hai scritto cose bellissime, moltissime che condivido, pura spiritualità e ti ringrazio e sono orgoglioso di ospitare un commento così genuino e profondo sulle mie pagine 🙂
Ciao Michele
ho letto l’articolo e ho trovato molte similitudini che sto applicando già da tempo…
credo che serva prima un tempo per apprendere,studiare ,seminare e successivamente se si ha seminato bene ci sarà il tempo del raccolto…ogni sforzo darà i suoi frutti né sono convinta…il pensiero,nonostante tutto,è sempre verso il positivo
buona giornata e grazie
è sempre un piacere leggerti e confrontarmi
Saluti Mariagrazia
Ciao Mariagrazia, il piacere è mio, e con quel cognome porti pure fortuna 😉
hai scritto cose molto semplici e veritiere, buon senso, ed è quello che piace al sottoscritto 🙂
A presto Mariagrazia, un’ottima giornata anche a te 🙂
ciaooooo!!!! ho letto e sono cose che già sentivo in me,ho solo un appunto: allora io sono amata, ho amici,sono su un percorso spirituale, sono feliceeeeeee, ora il 23 mi hanno rubato in casa e messo tuto sottosopra…….in quel momento la felicità è andata a farsi un giro…….ho attirato questo? forse si visto che continuavo a dire che dovevamo cambiare serratura….l’universo ha esaudito il mio desiderio……ma perché quando desidero cose più piacevoli diventa più difficile ottnerle? eppure l’intensità del desiderio è più forte…….. grazie un abbraccio d luce Milvia
ciao Milvia, no, non hai attirato un bel niente, non colpevolizzarti 🙂
Sì, se la vedi con il discorso della serratura e universo è SICURAMENTE UN BEL MODO FURBO di affrontare la cosa, la legge di attrazione in questo è FANTASTICA, perché ci consente di affibbiarci RESPONSABILITA’ (e non colpa) di tutto. Se lo scopo è imparare a controllare quante più cose possibili, BEN VENGA (e credo tu la veda così ed è giustissimo) se invece questo sfocia nel concetto di colpa è il caso di sferrare un bel destro all’universo e ad alcuni imbecilli che lo popolano 😉
Non preoccuparti passerà, prendila come un’occasione per ORDINARE TUTTO COME SI DEVE e “””””ringrazia””””” il ladro (l’ho mandato io a quel paese per te e i miei vaffa sono potenti eccome 😀 ) per darti questa opportunità. Ma questo deve essere UN GIOCO, altrimenti si sfocia nel ridicolo.
In quanto alla seconda tua domanda, potrei parlarti di “bisogno” potrei parlarti di “ringraziamento” potrei parlarti di attrazione. Ma la verità è solo una: l’universo è stronzo :D. E tornando seri, anche se non scherzavo, lo scopo di questo blog e dei miei prodotti è sferrare un calcione alla Mark Lenders (hai presente? https://it.wikipedia.org/wiki/Mark_Lenders ) in direzione dei tuoi sogni, stenza starsi a fissare troppo sulla filosofia di base, che è SICURAMENTE UN’OTTIMA INFARINATURA POSITIVA, ma che ha valenza a volte nulla quando si tratta di TRASFORMARE PENSIERI IN EQUIVALENTI MATERIALI.
Per cui se vuoi qualcosa, ti incollo quanto ho scritto ieri a un’altra amica sulla mia pagina facebook https://www.facebook.com/michelemocciola.it/ :
La formula PRATICA per i risultati è:
1) Decidere cosa voglio
2) Trovare NOI una strategia (quindi darsi da fare, non aspettare l'”Universo”
3) Applicare un Paradigma motivazionale che mi porti ad applicare Azioni numerose ed efficaci
4) Valutare i risultati ed eventualmente iterare il procedimento dal punto 2.
La legge di attrazione è, nella mia visione pratica, sicuramente un ottimo condimento al tutto, o meglio, incollo da un libro che sto scrivendo, sei la prima a leggere, non è ancora corretto e forse ci sono refusi o inesattezze ;):
“Pensa alla legge di attrazione come UNA TAVOLA IMBANDITA, regalmente imbandita, preziosi calici per il vino, posate per ogni genere di portate, comode, comodissime sedie, comode come poltrone e che allo stesso tempo ti permettono di banchettare in tutta rilassatezza. La temperatura è quella giusta. C’è un camino e dal tetto si ascolta una pioggia che batte incessantemente sullo stesso e che rilassa allo stesso tempo. Ci sono 10 sedie, 20, 2 o quante ne vuoi tu, a comando. Ci sei TU seduto a questo tavolo, senti la pioggia, il fuoco ti scalda, il camino è splendido. Ma sei solo. Non c’è odore di cibo, c’è solo FAME, e VOGLIA DI COMPAGNIA, di TAVOLA IMBANDITA.
Devi essere TU a fare la spesa, devi essere TU a cucinare, devi essere TU a invitare gli amici. L’universo non farà un bel nulla in tal senso. Pensiero lucido, lavoro sodo, buon umore, fiducia in se stessi.
Se vuoi qualcosa la parola d’ordine è STRATEGIA. Se non sai che vuoi, fai un passo indietro. Cercalo. Scrivilo. Prenditi un mese di tempo e cercalo. Parla con la gente, leggi libri STRATEGICI. Cerca idee. Cerca cosa ti piaccia. E poi trova una STRATEGIA. Trova un paradigma motivazionale, e in tal senso te ne offrirò di molto validi e collaudati, e compi AZIONI EFFICACI in direzione di ciò che vuoi.
Piccoli obiettivi. Tassativi. Costantemente. Piccoli passi, ma tassativi. Ogni giorno. Senza scuse. Un soldatino di piombo instancabile. Così si raggiungono i grandi traguardi. E così ti stai apprestando a fare.
”
In bocca al lupo Milvia 🙂
GRAZIE INFINITE,
guarda io lavoro tanto di fantasia,
e ottengo anche dei risultati ottimi
con la visualizzazione mi sono creata la casa che volevo
non nei minimi dettagli ma a grandi linee ho avuto ciò che vedevo
sulle strategie non sono molto costante perché oggi me ne piace una e domani un altra
mava bene così; e in questo momento il mio desiderio è: è pace e serenità te l’ho detto la felicità la sento già( anche se a volte va a farsi un giro ma poi torna stà via solo un attimo) e comunque grazie andrò un po’ a curiosare i link che mi hai mandato
Milvia
Ciao a tutti, io sono del parere che nella vita ci vuole solo culo, scusate il francesismo, puoi essere un fenomeno in tutto ma se non hai fortuna puoi fare anche le capriole ma ti andrà tutto storto…
Ciao Marco 😀
Una volta scrissi questo sulla mia bacheca di facebook:
“Quando ero più giovane facevo il figo e affermavo di poter controllare tutto. Poi sono cresciuto, e ho capito che il fattore culo è determinante nella vita”
diciamo come hai detto tu che non bisogna avere sfiga più che avere fortuna, sì.
Diciamo che con un pò di buon senso e positività posso ragionevolmente sperare di controllare gran parte delle situazioni, specie quelle lavorative e legate agli obiettivi.
La mia filosofia attuale è scritta in quest’articolo: https://www.michelemocciola.it/obiettivi/quello-che-non-ti-hanno-mai-raccontato-sulla-tua-vita-la-guerra-che-devi-perdere/
dove sostanzialmente invoco a strappare quante più vittorie possibili alla vita, LEGGASI STRAPPARE QUANTI PIU’ MORSI DI FELICITA’, prima che la stessa ci metta a posto, e può farlo in mille modi. Quindi mi trovi d’accordo in parte sì 😉
Grazie Michele x il tuo articolo,interessante…,ma vorrei un chiarimento:il “bisogno”o”necessità”x la legge d’attrazione non esprime una vibrazione di mancanza,con la conseguenza di perpetrare altra mancanza…?Vivere con la consapevolezza che ciò che vogliamo é già nostro,distaccati dal risultato,é questo che ci dice la legge d’attrazione?
Ciao Patrizia :)! Sì, se si ha un atteggiamento di bisogno, e quindi negativo, succede questo:
il nostro stato d’animo va giù, le azioni dipendono dal nostro stato d’animo, gli obiettivi dipendono dalle azioni. Quindi PUFF, smetto di ottenere le cose, ed è poco carino da parte “”dell’universo”” dal momento che le persone bisognose sono proprio quelle in difficoltà che dovrebbe aiutare. E’ troppo comodo trovare figo uno che sorride, il valore si misura dal saper apprezzare e voler aiutare una persona in difficoltà, in stato di bisogno. Ma questa è filosofia, non ci aiuta.
Io ti consiglio questo Patrizia: prendi la legge di attrazione come una bellissima filosofia spirituale che arricchisce il tuo animo e ti aiuta a sviluppare pensieri ed emozioni positive, e tutto questo è importantissimo.
Poi, affinchè accadono le cose, è complessa e non semplicistica l’analisi da fare (leggi su in tal senso la risposta che ho dato a Milvia)
Devi sapere cosa vuoi, e assicurati che sia A TIRO come obiettivo e che sia uno solo. Ti assicuri che l’obiettivo sia VERITIERO, e che non derivi da condizionamenti culturali (esempio la bambina vuole fare la ballerina di danza classica, e poi, bombardata dalla tv, il suo sogno si sposta verso velina, modella, ragazza immagine, professioni rispettabilissime per carità, ma probabilmente solo per poche persone dettate dal cuore, costruisci una STRATEGIA su carta relativa a quanto vuoi ottenere (il tuo piano di azione), ti armi di un paradigma motivazionale che spinga all’azionismo estremo e ordinato, e a questo punto dovresti avercela fatta (parliamo di obiettivi A TIRO, se sei un immobiliarista che fa affari da 100.000 euro a immobile, un obiettivo a tiro è farne uno da 150.000 euro a immobile), se hai la casa completamente in disordine, un obiettivo a tiro è anche solo FARE IL LETTO (esempio estremo, ma con l’umiltà si galoppa ad un certo punto).
In ogni caso nell’articolo avevo parlato di bisogni e necessità con riferimento al MERCATO. Ossia se a me piace dipingere murales tutto il giorno, e non c’è un bisogno specifico sociale legato a tale attività in modo che possa trasformarla in un business, non attrarrò ricchezza pure con tutta la buona predisposizione del mondo.
Viceversa un musone, negativo, incazzato nero che se ne frega dell’universo e di vivere in armonia con il prossimo, se riesce a imbroccare un campo in cui c’è un effettivo bisogno sociale relativo a un servizio, si arricchisce senza tanti complimenti e facendo una pernacchia galattica al al seguace più accanito e fondamentalista della legge di attrazione, che ripeto, è, a mio modo di vedere, un’eccellente filosofia di base e per sviluppare la propria spiritualità, ma una filosofia molto, troppo flebile per quanto concerne fare sul serio con gli obiettivi e l’abbondanza stessa.
Spero di aver soddisfatto la tua domanda Patrizia, e grazie mille per lo spunto 🙂
ciao, ho letto tutto quanto, sono d accordo con quello che scrivi, ma…io sono una pessimista e una pigra senza limite!!! quindi la vedo dura…ma ci proverò! sei un casino simpatico e ti si legge senza difficoltà…. avevo gia scritto un commento , ma è sparito.. il problema piu grande x me è debellare il pessimismo, ci riuscirò??
Ciao Loredana 😉
“io sono una pessimista e una pigra senza limite!!!”
Si cambia! Mai etichettarsi con “io sono” 😉 me lo insegnò Wayne Dyer, autore delle Vostre Zone Erronee.
Mi spiace per il commento sparito non so cosa sia successo, per il resto sei molto, molto gentile e non posso fare altro che ringraziarti! Mi raccomando allora, lavoro sodo su se stessi 😉
ok, ciao
Seguo attentamente i tuoi consigli che coincidono con la mia filosofia….grazie per il tuo aiuto! :))))
Ciao,
è la prima volta che leggo un tuo articolo, devo dire che sei molto simpatico e semplice nell’esprimere ciò che pensi, e sopratutto a dare consigli su come muoverti.
Credo che quest’articolo mi sarà di grande aiuto, e l’universo non poteva mandarmelo in momento migliore, dato che sto rimettendo in discussione la mia vita lavorativa.
Mi sembri una persona molto alla mano e che gioca molto sull’ironia verso se stesso, caratteristica che mi piace molto nelle persone, forse perché mi rispecchia parecchio.
Ti ringrazio per l’articolo, utile, interessante e anche divertente.
Un piccolo pensiero personale è che quando hai parlato di matematica mi sono persa, ma per il semplice fatto che, anche se vengo da studi scientifici nella vita, e la maggior parte della mia vita sia girata intorno ai numeri e formule matematiche, adesso ho smesso di seguire un pò questa strada, tenendola però sempre vicina, perché si sa…quando bisogna contare i soldi, la matematica non è un’opinione! 😛
Ciao,
Francesca
ciao Francesca 🙂
Commento SIMPATICISSIMO anche il tuo :)!
Guarda anch’io non sono ferrato in matematica non preoccuparti, e se non hai capito, è perchè ci sta che ci sono mooooolte approssimazioni e inesattezze. Ma è il succo che m’interessa, e spero sia arrivato.
Felicissimo di esserti d’aiuto, anche solo un atomo magari ma è sempre qualcosa, “fatti pure un giro” nel blog, qualche altro articolo su legge di attrazione PRATICA e lavoro ci dovrebbe essere.
Un caro saluto Francesca, a presto e in bocca al lupo per il tuo nuovo, avventuroso inizio 😉