Procrastinazione: come smettere di procrastinare e imparare l’arte di come fare le cose
"Le cose rimandate non esistono nemmeno: le cose o si fanno o non si fanno, in quest'ultimo caso più che rimandate sono semplicemente NON FATTE."
Wayne Dyer
Wayne Dyer la sapeva lunga, infatti nel suo capolavoro Le Vostre Zone Erronee ha dedicato un intero capitolo all’arte del rimandare: la procrastinazione appunto.
Se vuoi diventare una persona che fa le cose e capire come smettere di procrastinare, continua a leggere e preparati ad agire qui ed ora.
Innanzitutto la procrastinazione può essere una BESTIA SUBDOLA. Se sai di essere pigro sei al corrente del problema. Eppure se sei una persona con un’agenda fitta di impegni e sempre con moltissime cose da fare, potresti essere affetto da malattia di procrastinazione peggio e più della persona pigra.
“Ma che diavolo stai dicendo Michele? Mi spezzo la schiena tutto il giorno, apro il tuo blog per rilassarmi e leggere un pò di motivazione e crescita personale e mi dai anche del nullafacente?”
Calma! Non ho detto nullafacente, ho detto PROCRASTINATORE.
“Eh ho capito, ma io non procrastino un bel nulla, o meglio faccio le cose importanti appena posso, appena mi libero di tutti i caxxi che mi capitano quotidianamente.”
Ed è qui che casca l’asino amico, è questo il punto. Molte volte ci creiamo un’agenda fitta di impegni solo perché è socialmente giustificabile essere impegnati.
Se vedi una ragazza che ti piace tantissimo alla fermata metropolitana ci vai a parlare?
“No, certo che no, sarà impegnata e anch’io sono impegnato, non si fanno queste cose.”
Ah no? Siete così tanto impegnati anche quando aspettate? Almeno abbi il coraggio di ammettere LE TUE SCUSE, ed è il primo punto di partenza, che NON SEI IN GRADO di avvicinarla, per timidezza (comprensibile), per paura del controllo sociale e tutto il resto.
Il primo passo è quello di capire di avere dei limiti. Accettarli perché possono essere oggettivamente difficili da superare, e poi fare i primi passi, graduali, per superarli. Senza nessun giudizio.
Chi ti giudica per i tuoi limiti ti fa un favore, perché potrai SELEZIONARLO e mandarlo al diavolo. Una persona che ci tiene al tuo percorso ti fa capire quali sono i tuoi limiti senza giudicarti. Non ti sto giudicando ma è altresì importante che ti mostri i tuoi limiti. Sono stati anche i miei e sono qui con la massima costruttività perché desidero tu raggiunga RISULTATI nella maniera più sana possibile.
In ogni progetto esiste sempre un concentrato di passi, scomodi per lo più, che ti portano velocemente verso il successo. Puoi chiamarla anche legge di Pareto e te la enuncio qui
O meglio principio di Pareto, visto che si basa su fatti empirici, afferma grosso modo che la maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ristretto di cause se si prendono in considerazioni numeri sufficientemente grandi. Ad esempio l’80% del traffico di un sito web è dovuto, fondamentalmente, al 20% degli articoli totali; questo vale grossomodo in qualsiasi obiettivo: c’è sempre un nocciolo duro di fattori che determina il succo dell’obiettivo stesso; per ogni dato obiettivo è quindi fondamentale prima individuare i fattori che fanno la differenza, e poi decidere di concentrarsi e ottimizzare solo quelli (almeno in un primo momento): accelererò i miei risultati e mi concentrerò su quello che realmente conta.
Capisci che intendo? Se vuoi conoscere ragazze una strada è quella di metterti a parlare con sconosciute e presuppone un solo passo AUDACE e SCOMODO.
L’altra strada è quella di acquistare libri e corsi per sentirsi più sicuri, spendere soldi e tempo, prenderla alla larga aumentando il giro di conoscenze anche maschili, investire tempo indirettamente. Un mucchio di tempo per raggiungere, malamente, lo stesso risultato che avresti ottenuto con poche mosse audaci. Ecco perché vengono venduti corsi più disparati sui vari argomenti: è più facile mettersi la coscienza a posto pagando che agendo direttamente.
Non mi fraintendere: è importante sapere cosa fare ma il più delle volte i capisaldi del tuo PIANO DI AZIONE sono snelli. Anzi è meglio siano snelli. Perché hai controllo momento per momento se stai muovendo davvero il sedere o se stai temporeggiando o ti stai, peggio ancora, invischiando in aspetti marginali.
Per questo ti dico che l’impegno continuo non decreta assolutamente l’efficienza e la non procrastinazione.
I procrastinatori più incalliti sono, assai spesso, persone INCONSAPEVOLI assai impegnate, così impegnate da non poter (VOLER) ammettere a se stessi che si stanno evitando le cose che contano (perché scomode, sconosciute e che presuppongono “rischi” sociali e coraggio. E naturalmente non mi riferisco soltanto al fatto di conoscere sconosciute/i.
Sei un procrastinatore quando rimandi una telefonata scomoda con un cliente (e magari ne fai 100 altre comode)
Sei un procrastinatore quando ti iscrivi in palestra invece di correre il tuo primo chilometro (per poi guadagnarti l'iscrizione stessa)
Sei un procrastinatore quando decidi come prima cosa durante la tua giornata di aprire l'email e di rispondere senza pianificazione, invece di stabilire quali sono i passi importanti per il tuo business
Sei un procrastinatore quando eludi il lavoro sporco e ti rendi attore di compiti che non ti fanno avanzare nei tuoi obiettivi.
Avevo una scelta: continuare il libro di Darren Hardy – The Compaund Effect che sostanzialmente afferma di muovere il sedere per raggiungere il successo e bandisce tutte le scorciatoie, oppure continuare l’articolo.
Ho fatto la mia scelta, è stata scomoda ma saggia. E ora mi godo le mie endorfine.
E tu, hai fatto la tua scelta?
😉